Nuova Riveduta:

2Cronache 29:30

Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di celebrare le lodi del SIGNORE con le parole di Davide e del veggente Asaf; e quelli le celebrarono con gioia, e s'inchinarono e si prostrarono.

C.E.I.:

2Cronache 29:30

Il re Ezechia e i suoi capi ordinarono ai leviti di lodare il Signore con le parole di Davide e del veggente Asaf; lo lodarono fino all'entusiasmo, poi si inchinarono e adorarono.

Nuova Diodati:

2Cronache 29:30

Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di lodare l'Eterno con le parole di Davide e del veggente Asaf; essi lo lodarono con gioia, quindi s'inchinarono e adorarono.

Riveduta 2020:

2Cronache 29:30

Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di celebrare le lodi dell'Eterno con le parole di Davide e del veggente Asaf; e quelli le celebrarono con gioia, e s'inchinarono e si prostrarono.

La Parola è Vita:

2Cronache 29:30

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La Parola è Vita
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Riveduta:

2Cronache 29:30

Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di celebrare le lodi dell'Eterno con le parole di Davide e del veggente Asaf; e quelli le celebrarono con gioia, e s'inchinarono e si prostrarono.

Ricciotti:

2Cronache 29:30

ed Ezechia ed i principi ordinarono ai leviti, di lodare il Signore colle parole stesse di Davide e del veggente Asaf; ed essi lo lodarono con trasporti di gioia, e messisi ginocchioni lo adorarono.

Tintori:

2Cronache 29:30

Avendo Ezechia e i principi ordinato ai leviti di lodare il Signore cogl'inni di David e di Asaf il veggente, essi lo lodarono con grande letizia, e, piegate le ginocchia, adorarono.

Martini:

2Cronache 29:30

Ed Ezechia, e i principi ordinarono ai Leviti, che lodassero il Signore cogli inni di David, e di Asaph Profeta: e quelli cantaron laude con grande allegrezza, e piegate le ginocchia, adorarono.

Diodati:

2Cronache 29:30

Poi il re Ezechia, e i principali, dissero a' Leviti, che lodassero il Signore, con le parole di Davide, e del veggente Asaf. Ed essi lo lodarono con somma letizia, e s'inchinarono, e adorarono.

Commentario abbreviato:

2Cronache 29:30

20 Versetti 20-36

Appena Ezechia seppe che il tempio era pronto, non perse tempo. Bisognava espiare i peccati dell'ultimo regno. Non era sufficiente lamentarsi e rinunciare a quei peccati; essi portarono un'offerta per il peccato. Il nostro pentimento e la nostra riforma non otterranno il perdono se non in Cristo e per mezzo di Cristo, che è stato fatto peccato, cioè un'offerta di peccato per noi. Mentre le offerte erano sull'altare, i leviti cantavano. Il dolore per il peccato non deve impedirci di lodare Dio. Il re e la comunità diedero il loro consenso a tutto ciò che era stato fatto. Non è sufficiente essere nel luogo in cui si adora Dio, se noi stessi non adoriamo con il cuore. Dobbiamo offrire i nostri sacrifici spirituali di lode e di ringraziamento, e dedicare noi stessi e tutto ciò che abbiamo, come sacrifici graditi al Padre solo attraverso il Redentore.

Riferimenti incrociati:

2Cronache 29:30

2Sa 23:1,2; 1Cron 16:7-36
Sal 32:11; 33:1; 95:1,2,6; 100:1,2; 149:2; Fili 4:4

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